Nonostante l’introduzione di nuovi macchinari e tecnologie, esistono dei mestieri che resistono alla crisi dell’artigianato: uno di questi è il falegname. Molti di voi penseranno che sia una figura quasi scomparsa dal mondo del commercio ma non è affatto così.
Per falegname si intende colui che lavora la legna e da essa ne ricava mobili, oggetti di arredo, porte, finestre e tanto altro ancora. Chi svolge tale professione, oltre ad avere un’ottima manualità ha una grande esperienza, soprattutto nel campo del disegno, della geometria e dei calcoli matematici (i più semplici ovviamente, che sono essenziali per la misurazione del legno).
Inoltre, possiede una notevole cultura a livello di materiali: si sa che esistono diverse varietà di legno e proprio per questo i tipi di lavorazione non sono affatto uguali.
Ma ora ci si chiede, quanto può guadagnare un falegname ai giorni nostri?
Beh, fare una stima ben precisa è chiaramente impossibile, poiché si tratta di una mansione che viene svolta in maniera autonoma e il numero di clientela non è standard. Senza contare l’aspetto “luogo”, il quale gioca un ruolo fondamentale. Facendo una media, un falegname guadagna sulle 15–20 euro ad ora e mediamente sulle 1500 euro mensili: molto dipende sempre dalla mole di lavoro.